sabato 2 novembre 2013

In sua memoria




Bentrovati!
In questo novembre appena intrapreso mi vengono alla mente tanti ricordi che si concretizzano (guarda caso) in un pensiero tra l'amareggiato e lo speranzoso in cui ricordo il mio carissimo papà. Ne vedete una foto qui sopra. In quel tempo (estate 1984) eravamo sereni ,nonostante la sua malattia al cuore si fosse appena presentata anche se conduceva una vita sana e morigerata. Odiava infatti il fumo, praticava molto sport , era astemio e si alimentava con oculatezza. Questa cardiopatia ,ereditata dal padre, lo portò nel 2006 ad un'assurda morte. Assurda come quella di chi ha dato la vita per la famiglia e, dismessa la sua occupazione ,finalmente in pensione, cerca di fare qualcosa per gli altri , più che può.  E'sempre stato generoso ma modesto , mai pantofolaio ma effervescente ,sempre alla ricerca di qualcosa di interessante da comunicarmi sia per divertirmi che per insegnarmi la Vita nella sua Bellezza e l'Amore nei suoi aspetti più alti. Ringrazio la mia amata mamma che ,con la sua abnegazione ( a mo' di consenziente Cenerentola)gli permise,superata l'età lavorativa, di occuparsi del volontariato in primis, e quasi del tutto di me  partecipando pienamente alla mia avventura alla scoperta del Mondo.
Ecco la poesia:

SASSOLINI

Sassolini bianchi
mi accompagnano ovunque.
Dai giochi di infanzia ,
tra le siepi allora misteriose ,
alla spiaggia ligure da bimba
già gemente e dolorosa.
Alle rincuoranti dimore patrizie ,
cercate in ogni dove:
visitate e rivisitate
per amare insieme a te
tutta la Bellezza e la Bontà del Mondo.
Ai sentieri di montagna
spossanti ma alfine  rasserenanti.
Alle aiuole d’ospedale ,
quando mi salutasti.
Al cimitero
dove NON ti ho abbandonato …
perché
ora , in sogno ,
e vivido ti distinguo
in una luce compiaciuta,
in un lontano lido candido,
di fatidici e confortanti
sassolini bianchi.
Compongono  e comporranno
sempre , le vie ed i giardini
della nostra
semplice ed eterna
vita.


Non c'è e non  ci sarà al mondo un Uomo più adorabile e sincero in tutte le sua sfaccettature quale papà Eugenio. Lo ricordo spesso anche in fase R.E.M. ,nei miei sogni.Resterà nel mio pensiero sorridente e tenero , fragile ,ma forte come una quercia le quali radici sono e saranno sempre profondamente affondate nel mio cuore.Ora il mio compito è far sì che il possente albero ,ancora in vita, germogli per una nuova ,ilare stagione.
Scusate lo sfogo con cui vi ho confidato liberamente i miei sentimenti.
Grazie della paziente lettura!

Alla prossima...vale

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