bacche dell'albero di Tasso |
Bentrovati!
Mai ( nuovamente !)come in questo periodo ,ormai di Strenne, purtroppo il timore di un conflitto già serio che coinvolga anche tutti noi Italiani si fa concreto. Per questo con un racconto desidero portare la mia personale testimonianza di vita vissuta ,dedicandolo soprattutto a chi in ogni attentato o in ogni guerra si salva o si è salvato. Parla di noi ,e non solo,un albero di Tasso...
AL PAC (racconto) lunedì 29 dicembre 2014
Ciao, sono un albero di Tasso, come ogni mattina mi sveglio felice proiettato in un cielo che trovo sempre più accogliente. L’astro diffonde i suoi benefici raggi in modo che cominci la mia azione quotidiana di fotosintesi clorofilliana. Le mie foglioline simili a quelle degli abeti, si stropicciano nell’aria fresca alla ricerca di calore e luce. Ecco gli uccellini ,golosi delle mie bacche rosse. La mattina la vita qui a Milano nel Giardino della Villa Belgiojoso Bonaparte è frenetica. Tra i miei pennuti conoscenti ce n’è uno in particolare con cui ho stretto una specie d’amicizia : simbiosi, la chiamereste voi. Io lo sfamo e lui di rimando mi racconta ciò che accade nel mondo. C’è una leggenda che mi racconta spesso durante le feste di Natale . Sostiene che un suo avo in Palestina abbia contribuito al benessere della Sacra Famiglia alimentando con il battito delle ali ,un fuoco che gli arrossò il ventre. Da allora la tipica colorazione rubiconda caratterizzò la loro specie. Anche su di me ci sono numerose dicerie : marrano che i miei semi e foglie siano velenose e per questo i miei colleghi per canzonarmi, mi chiamano “albero della morte” .Tuttavia conoscono ,e molti ne sono invidiosi, le mie molteplici virtù magiche e per questo godo soprattutto del rispetto da parte degli uomini . Sono sorprendentemente benefico e miracoloso per guarire al solo mio tocco arti fratturati ,ferite ed addirittura porri sulla pelle. Ma soprattutto una collana fatta con le miei foglie allontana gli incantesimi. Pare che in questo modo ridiedi il sorriso a Gesù Bambino. Per questo ancora per alcuni ,nelle religioni inglesi, sia uso appendere al collo un tale vezzo ai neonati. Vado orgoglioso di queste narrazioni tradizionali che mi riguardano ed altresì ,lasciatemelo dire, della corteccia rossastra e liscia del mio tronco diviso in più fusti dalla base ,che mi consente stabilità anche se potrò essere alto nel rigoglio del mio sviluppo solamente fino a 15 metri.
Ecco, ora il sole mattutino ha svegliato anche il Carpino Bianco , il mio migliore amico. Lo prediligo su tanti che mi circondano per la sua capacità di riparare dal rumore e dal vento grazie alla massa voluminosa delle sue fronde. Con il suo portamento a forma di cono molto ramificato può giungere a 25 metri . Fornisce agli uomini legname resistente atto a costruire oggetti vari. I suoi frutti ,assai graziosi, sono circondati da una sottile fogliolina a tre lobi che permette la sua dispersione e quindi semina per mezzo del vento! Altro che la mia presunta tossicità!
Tra qualche momento saremo tutti connessi radicalmente . Certo, avete sentito bene ,”connessi” ! Anche noi ,infatti , godiamo di una rete simile al vostro internet e ..da molti e molti anelli! (per voi uomini “anni”)Praticamente da sempre: dall’inizio del mondo vegetale! La maggior parte delle notizie mi giungono dal cedro dell’Himalaya . I suoi antenati hanno molto viaggiato. Mi ha raccontato ,gagliardo , nel suo portamento maestoso,(35 metri) che essi giungevano perfino a 50 metri d’altezza!
Il più decorativo specie in autunno quando si colora di giallo ed arancione ,è il Cipresso calvo,detto così perché ,pur essendo una conifera di inverno perde le foglie. Anche lui ha amici animali oltre a muffe e batteri che permettono di fornire gran parte di sostanze necessarie per la sua crescita.
Gli “alberi protagonisti” di questo nostro “giardino all’inglese” realizzato dagli uomini nel 1793 son “il falso loto” e “l’albero del caffè”! Con loro ,onestamente non ho confidenza, li trovo troppo fieri di sé stessi. Gli uomini infatti li dissuadono da una savia sobrietà ,anzi, li incitano alla superbia ed a una fastidiosa sicumera. Sono grato però agli essere umani,perché nell’area che occupiamo , non sono ammessi i cani. Sembra una ovvietà ma per noi la pulizia è fondamentale .Sopportiamo già a stento le anatre del laghetto. Intanto il sole sta per tramontare .. Il Noce, famoso per i suoi frutti con cui si può preparare un ottimo liquore digestivo (nocino) e l’Ontano Nero ,dalla corteccia verde/bruna, mi ricordano proprio adesso che è “l’anniversario della strage”! Sposto quindi la mia attenzione sulla strada ( Via Palestro) che scorgo a malapena. Sì, rammento anch’io la sera del 27 luglio 1993!Fu un grande spavento per noi ma , la testimonianza della mancanza totale di quella che dovrebbe essere, per voi, intimo vessillo ,data la vostra specie ,ossia di’umanità! Una Fiat uno imbottita di esplosivo provocò con la sua detonazione la morte di ben 5 persone tra cui un immigrato marocchino che dormiva proprio lì , sulla panchina. Lo scoppio dell’autobomba frantumò i vetri delle abitazioni circostanti danneggiando anche alcuni ambienti della vicina Galleria d’atre moderna ed il Padiglione d’arte Contemporanea ,causando danni ingenti.
Il Noce mi rinnovella ancora che voi uomini ,nonostante i fastosi funerali celebrati in Duomo dall’allora arcivescovo di Milano Cardinal Martini , non avete smesso di compiere altri disastri.
Infatti a questo attentato ne seguirono nuovi che provocarono la scomparsa di 21 altri innocenti ,tra cui anche i magistrati Falcone e Borsellino e pesanti nocumenti ad altri beni artistici. Sinceramente non capisco la vostra ottusa negligenza e soprattutto contraddizione. Avete creato un luogo di pace
e sollazzo della Bellezza e dello Spirito come il nostro Giardino arricchendolo con fauna musei,beni architettonici e modestamente flora ben curata e messa a dimora con cura e rispetto e…poi? Vi ammazzate tra di voi? Avete dato alla luce gruppi scultorei come “I 7 savi” di Fausto Melotti collocato nel punto in cui il PAC si compenetra nel giardino ed ancora molteplici lavori degni di nota! Tutto ciò sarà però inutile se vanificate da voi la propria dignità di persone pensanti e sagge ,appunto,consapevoli
della vostra nobiltà d’animo! In questo momento il mio amico pettirosso con il suo cinguettio e il
Carpino, mediante le radici,mi distolgono dal pensare e mi indicano che sta arrivando qualcuno . Sono un piccolo manipolo di uomini ,tutti ben abbigliati ed alcuni in divisa ,portano una Corona di fiori ,omaggio per ricordare proprio quell’odioso momento! Mi rendo conto che proprio ora sono giunti anche due personaggi ,i quali ,noi tutti che popoliamo questo parco,conosciamo bene. Sono Vale e papà. Persone semplici che spesso si recano proprio al PAC e ci sono molto simpatici perché con i loro commenti alle opere che si scambiano all’uscita delle mostre ci rallegrano d’ilarità e di dolci affettuosità. Vale è giovane ,spiritosa e desiderosa ,nella sua adolescenziale dualità di giovinetta ,di cercare il Bene in ogni sua manifestazione , ovunque : anche nelle nostre deboli ed effimere esistenze. Il papà , molte volte, ascoltandola dà una bonaria bussa ad alcuni dei nostri vetusti fusti ,come d’ amabile incoraggiamento ,quasi da nostro pari.
Questa volta però sono venuti a ringraziare . Sì , perché quella sera del ’93 avevano deciso di visitare ancora una volta l’amato museo . Erano pronti a godere ancora una volta dell’Arte. Essa ,si sarebbe fatta ancora messaggera ,non con la superbia risonante nella gola degli stolti e dei malvagi, ma con silenziose opere che, grazie all’umanità dei loro autori, avrebbero palesato nuovamente benevolenza , nitidezza , fratellanza ma innanzitutto “ il Sublime”.
Avrebbero dovuto recarsi in quel luogo , ma all’ultimo ,rinunziarono. Questa fu la loro fortuna!
Adesso con la stessa quiete , la stessa pace di una statua o (scusatemi!) di un albero ,stanno l’uno accanto all’altra , con smisurata riconoscenza verso Chi ,quella sera ,diede loro un regalo enorme ,il più grande: il dono della Vita!
Ringraziandovi della lettura vi invio i miei più sentiti e sinceri Auguri di Buon Natale ma specialmente di tanto coraggio ed affettuosa condivisione!
Alla prossima...vale