domenica 5 luglio 2015

Il ritorno

mamma in cucina mentre ricama


Bentrovati!
Questo periodo è stato travagliato  per me ,a causa dell'incidente che ha costretto all'ospedale per circa 4 mesi la mia adorata mamma!Spero d'averlo ben dissimulato! Fortunatamente tutto si è finalmente concluso con un affettuoso e quasi incredulo abbraccio!La stanza è rimasta così ,come in attesa del suo ritorno ,mentre ,al contrario di ciò che avviene in questa piccola narrazione-descrizione , ero io ad aspettarla!


LA CUCINA      racconto breve    28 aprile 2012

Nella penombra serale sonnecchia la cucina.  Dalla porta d’ingresso alla stanza si vede un ripiano di formica candida , sulla quale è disposta in modo ordinato una selezione di riviste impilate meticolosamente,vicino, poi  i panni stirati anch’essi disposti regolarmente uno sull’altro e sulla sommità il ferro da stiro.   Armadietti pratici e comodi  i cui sportelli marroni conferiscono al locale una tinta calda e piacevole.  Più in là ,ecco campeggiare in una cesta di vimini una golosa raccolta di fresca frutta di stagione.  A destra il frigorifero con poche ma graziose calamite decorative, il piccolo ma funzionale forno ed i fornelli a gas puliti e tirati a lucido , le posate in un vivace vasetto di plastica rosso,il quotidiano barattolino del brodo granulare,ed il lavandino a due vasche le cui nettezza è impressionante :sembra brillare nella semioscurità.
Sul lato sinistro invece, un calendario , un orologio a muro, una mensola bianca che accoglie varie cose  come il contenitore dello zucchero , le medicine giornaliere , il pane fresco e sotto questo, un fedele televisore acceso.    Al di sotto ,una tavola ornata da una tovaglia in un’allegra fantasia che rappresenta fiori arancione nella loro massima efflorescenza .  Sul desco ,così allietato, la bottiglia dell’acqua , una pila di piattini colorati, i tovaglioli di carta contenuti in una deliziosa caraffa
in smalto  ,dipinta a fiori rosa, ed infine, una scatolina contenente  biro, matite , gomme da cancellare, ed evidenziatori, sopra ad un blocco di fogli bianchi pronti ad essere “insudiciati”.
Il tavolo è rischiarato parzialmente da un lampadario con i vetri piombati multicolore ,quando la luce  non è fornita dalla porta –finestra  che da su di un piccolo balconcino. A lato, gli asciugamani appesi a dei gancetti colorati.
Dalla porta ,una donna piacente anche se anziana ,fa il suo ingresso con un passo che ha imparato nel tempo a rendere al massimo silente e tacito.   Si avvicina lentamente e si accosta alle tre sedie vicino al tavolo ,ove pone con attenzione e dolcezza un cellulare acceso.
Una seggiola ha sopra di sé un cuscino ricamato da lei a punto croce ;un ricordo delle care Dolomiti e delle escursioni alla ricerca di funghi, piccole prelibate bacche e fiori d’alta quota con chi non scorderà mai più.
Lo sfiora piano come se toccasse una rosa antica con il timore di rovinarla nello splendore del suo rigoglio.
Si siede di fronte alla TV che non ascolta e,data l’ora tarda, agguanta il piccolo adorno guanciale   e vi si abbandona con cocenti ma mute lacrime che le solcano il bel viso.
Ma, dopo essersi un po’ assopita, ecco che il telefono squilla e la sua espressione cambia completamente , con un sorriso splendente e finalmente felice,  risponde con gioia insospettata,:”Ciao, Vale! Come stai?”
FINE


.....Una voce che non dimenticherò mai!!!

Alla prossima...vale



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