lunedì 20 giugno 2011

Le ali della dignità



Bentrovati!

E' giunta ormai l'estate e gli animali sono in piena attività. In giro per la città ci sono sempre più piccioni.Questi hanno frequentemente ispirato scrittori ed artisti. Per esempio Patrik Suskind ne "Il piccione" , tratta la paura odierna di tutto ciò che non è predefinito dall'"Uomo , padrone del Mondo", in una città (o anima?) sommersa sempre più nel cemento dell'indifferenza e priva di emozioni. L'unico sentimento presente nel protagonista Jonathan Noel è il profondo timore di ciò che è diverso da sè:incarnato nel piccione ,appunto.
Invece un famoso cantante come Giuseppe Povia in "Vorrei il becco" con la scusa di disquisire sui volatili , parla della libertà , allegria e candore della Natura senza vincoli e preconcetti in un universo realistico ma al tempo stesso sognante ed ottimista.
Mercoledì 12 gennaio 2011 anch'io (nel mio piccolissimo!) ho scritto una poesia sul simpatico animale. Eccola.

PICCIONE METROPOLITANO

Ogni tanto lo incontro per la via.
E' il mio piccione preferito,
manca di una zampina
ma ha le ali,
quando mi avvicino
e "stoltamente"gli rivolgo la parola,
lui, paziente, mi porge orecchio,
e, studiandomi con un solo occhio,
controlla che non mi accosti troppo.
Se cio' accade
mi sorprende volando via..

Mi svilisce così...,
io, bipede insulso,
sempre condannato al suolo.


L'uccello, sebbene senza un arto, se la cava benone e mi rimanda alla memoria certi campioni sportivi che, malgrado protesi o carrozzina,riescono a battere spesso persino le persone normodotate e fare dello sport una occupazione stabile!
C'è una persona senza arti superiori,ormai famosa,che esercita la professione di ballerina, si chiama Simona Atzori,danza e fà tutto con le estremità inferiori. Si occupa anche di aiutare altri più sfortunati di lei!Nella musica anche Andrea Bocelli ed il defunto Michel Pertucciani(grande jazzista) ,come l'artista sopra citata,si sono addiritura esibiti al cospetto delBeato Papa Giovanni Paolo II!

Il mio piccione perdiletto , simboleggia metaforicamente l'esistenza di queste persone che sviluppano la volontà positiva di affermare il proprio io e l'amore per la Vita mette loro ,quasi letteralmente, le ali ai piedi!
Sono un esempio di nobile dignità per tutti !

Imitiamole anche noi nella nostra quotidianità!

Alla prossima..vale

martedì 7 giugno 2011

Quando l'ostacolo è il dolore






Ben trovati!

Questo che tratterò non è certo un problema futile ,ma gravissimo.
Di questi tempi, il cittadino sembra non avere il diritto di sentirsi male!
Tutta la vita odierna ruota sulla ricerca del piacere ad ogni costo e chi invece convive con una malattia, viene quasi sottovalutato,oppure perde il lavoro,a volte è lasciato a sè stesso. Purtroppo le parcelle di alcuni medici e badanti sono salatissime e chi vive con un reddito basso( magari una magra pensione) si trova a far fronte anche a problemi finanziari!
Esistono però strutture che si prendono cura di queste malattie , quasi tutte croniche, basta cercarle (magari su internet): per fortuna sono molto numerose.
Anche se la poesia che segue può parere superficiale ,vuol essere un esempio di malessere , in questo caso lieve in confronto ad altri,ma che può portare anch'esso , un gran disagio!
Ho scritto questo componimento il 5 giugno 2011. Eccovelo,sperando lo gradiate!

IL MIO “TRIGEMINO “

Dal nome comico a pronunciarsi
sembra una parte del nostro corpo
sconosciuta ,(per chi la ignora)
ma da enunciare ,appunto, con allegria.

Se il mio nervo trigemino però si infiamma,
il dolore mi flagella a dir poco:
la fitta si muta in tormento
in modo esponenziale!

Mi sembra di essere su di un laghetto congelato,
che, sfondato dal mio peso,
cede,e sprofondo crepitando,
nell’acqua gelata prima,
quasi ardente,
dal freddo così intenso,poi!
Le membra si ghiacciano
e non avverto più le mie estremità!

Così sulla zona interessata dal duolo,
lo spasimo da il passo all’indolenzimento..
ma è un attimo..
Infatti,come quando,
leggendo un quotidiano,
ti fai un taglietto sotto l’unghia,
l’irritazione si acutizza
e si diffonde penosamente ed a lungo.

A questo punto,
la sofferenza è tale
che mi affido alla farmacopea
e scelgo tra i tanti rimedi terapeutici,
quello più valido ed efficace.

Il sollievo non è subitaneo,
ma a poco,a poco,
la molesta e noiosa pena finalmente scompare!

Grazie,o dio Mercurio,
continua così !


Ringrazio a nome di tutti coloro che soffrono , le persone che si dedicano con zelo ed impegno alla cura di ogni malato.
Non dimentichiamo le problematiche psichiche ,che ora sono in aumento,anche perchè lo studio del "cervello" è alquanto complesso e le terapie sono difficili da scegliere, perchè ogni malato ha un problema diverso. Non dimentico di esortarvi a farvi curare inquanto, diverse volte , le malattie (soprattutto mentali) non vengono considerate come tali anche da chi le contrae !
L'importante è non perdere la forza ed il coraggio di chiedere aiuto!
Vi auguro di essere il più possibile in salute e, soprattutto, se soffrite di una qualche patologia: "Guarite presto!"

Affettuosamente
Alla prossima...vale