domenica 3 luglio 2011
Gallinacei & company
Bentrovati!
Molti artisti si sono confrontati con questo tema bucolico ed hanno scritto vari componienti o rime cantate. Le canzoni forse più famose e che mi piacciono di più ,riguardanti questi animali sono tre. La prima , divertentissima di Cochi e Renato,ironicamente dileggia l'intelligenza della gallina.
La seconda, di Giorgio Gaber,in "Polli di allevamento"del 1978 tratta l'argomento dei giovani che si sentono liberi ma in verità si trovano segregati per loro stessa mano! Per seguire le mode cadono nel pericolo di uniformarsi al "gruppo" e , dediti alla sigaretta, al bere, alle droghe ed alsesso sfrenato, vanno spesso incontro ad una brutta fine.
L'ultima che commento (ma molte composizioni ne fiorirono e , credo, fioriranno)è"La gallina Maddalena " di Roberto Vecchioni che con ironia deride la poltica del periodo esaminando la vita dei polli confrontandola con quella di chi detiene il potere.(La trovo decisamente attuale!)
Anch'io ,modestamente,il 28 di giugno , ho scritto una poesia ispirandomi ad una trasmissione che verteva sul soggetto delle povere galline allevate in spazi molto angusti e costrette a fare uova fino alla morte.Il documenterio mi ha colpito profondamente e ne sono scaturite queste rime. Ve le propino sperando siano di vostro gradimento.
NOI OVAIOLE
Noi giovani ovaiole
nella nauseabonda batteria
temiamo le galline anziane ma ancora arzille..
il cannibalismo è all’ordine del giorno!
Becchettiamo timorose il mangime
fuori dalla grata.
Solo la testa è libera
ed unicamente per cibarci.
Che male alle zampine!
Dobbiamo poggiarle solamente
su strutture reticolate d’acciaio!
Ogni tanto ne alziamo
una
o l’altra
alternandole
per trovare sollievo
ma gli artigli finiscono sempre
a stringere il vuoto
fra le maglie
inesorabilmente.
Anche l’ età senile è poi ben triste:
se fai poche uova
sei perduta!
Eliminata!
Viviamo nella speranza
della libertà.
Ogni tanto , nel dormiveglia,
(perché noi non dormiamo mai!)
sogno prati di erbetta
verde e succulenta
e fiori di trifoglio
freschi,floridi e saporosi…
Almeno , credo di sognarli
perché durante la mia vita
non li ho mai potuti vedere
o godere del loro gusto
(immagino) intenso e speziato.
Forse sono nozioni
che ci tramandano gli avi?
Le più vecchie e stanche tra noi,
rinnovellano ricordi
di momenti indipendenti e felici
in un mondo smeraldino,
vetusto ma spensierato,
di cui progenitrici remote
si trovavano a fruire
sia della propria fortuna ,
sia della condizione positiva ed elitaria
in cui vivevano
senza rendersene conto!
Ora noi ,
nel fetidume degli escrementi,
ereditiamo solo ,
da quelle antiche parenti
un unico modo,
spinto all’eccesso,
di imitarle:
ossia l’azione prolifica !
Cioè,
in modo quasi farsesco,
sfornare
e sfornare
alla cieca,
senza tregua,
uova su uova,
uova su uova!
La visione un po' da Bolgia Dantesca di queste povere creature costrette all'ovulazione più smodata ed eccessiva per soddisfare il mercato che vuole sempre più prodotti , mi ha urtato nel vivo.
Mi ha portato alla mente la situazione odierna di questo secolo contraddistinto dalla ricerca del risultato ottimale a tutti i costi, puntando non sulla qualità ma sulla quantità. Di povere ovaiole costrette ad attuare sempre più cose concrete ma ripetitive , programmate per ricavarne lucro, in un ufficio o occupando un posto di lavoro che non le realizza ,ce ne sono purtroppo tante! Soprattutto è una realtà indiscussa nei Paesi Arabi!!
Mi permetto di darvi un consiglio.
Sperate sempre di migliorare la vostra condizione e (IMPORTANTE!) cercate di coltivare i vostri hobby che spesso permettono un risultato appagante ed ,a volte raramente, anche fonte di guadagno.
Coraggio e Buona Fortuna!
Alla prossima...vale
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