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"Cretto" di Burri |
Bentrovati!
Senza porre tempo in mezzo ecco una mia poesia che testè dedico a tutti gli amati lettori:
UNA NUOVA STAGIONE (23 maggio 2016 )
Anche quest’anno si schiudono le piccole uova
degli avannotti ,che come i miei nuovi pensieri
sbadigliano ai primi tepori
sia che vivano in calmi specchi d’acqua
o in acquari di eleganti dimore.
Come un adolescente scopre con meraviglia e letizia
la prima peluria più accentuata,
così io noto per la prima volta
il mio “callo dello scrittore”.
E’ come aver superato
un rito di iniziazione
che mi renda in qualche modo
partecipe alla “congrega “dei letterati
e/o semplici compilatori.
Ridete pure di me, ma
forte di questa supposta (!) dignità acquisita,
ora più di sempre la mia amicale stima va ancora
a chi si dedica con passione
al gioco più sollazzante del Mondo:
ossia imbrattare la carta mediante
i moti della propria anima.
Non dimentico di ringraziare
per la salute sia spirituale che fisica
che il Creatore ,anche in questi giorni , mi assicura.
Importante credo però sia ribadire
la richiesta che l’effetto ,
il risultato delle mie preghiere
si rinnovi nel tempo
e continui a sorridermi ,
il benessere raggiunto!
In questa giornata di primavera
rammento con nostalgia
mio padre ,quando cominciò ad avvezzarmi
anche ai piaceri della tavola.
Il mio rimpianto si concreta
nella magica sensazione
dei primi morsi dati ad una focaccia genovese strepitosa!
Il scioglievole sapore del sale in grani
e l’olio acre ma zuccherino allo stesso tempo,
mi assalì la prima volta sul lungomare di Arenzano
sprigionando innanzitutto un sublime aroma
mentre l’addentavo appena sfornata.
Aveva il profumo che lascia la grandine,
frequente in questi dì,
che al contrario della amata vivanda
si spera termini velocemente
come ci si augura passi presto un dolore.
Nei miei sogni condivido nuovamente
le visite con papà,
che soprattutto in questo periodo primaverile,
nelle chiese o in ogni luogo
si organizzasse un evento artistico
interessante o curioso ,promoveva uscite
che potessero stimolare ,coinvolgere o destar piacere
ad una giovane come me ,assetata di ogni Bellezza.
Ricordo in particolare
una mostra antologica di quel” sacerdote “
e pioniere della “nuova matericità”
che fu e resta Burri.
L’esposizione si teneva
in un area dismessa enormemente vuota :
a ricolmare d’Arte questo immenso grigiore
erano appunto le opere
del mio autore contemporaneo preferito,
che ,con Fontana ,mi iniziò alla forza lirica dello spazio,
e quella della tangibile sostanza
consistente più che mai
da venir raffigurata con la più esplicita fisicità!
Tanti ricordi ma anche tanti desideri e speranze
mi si affacciano alla mente:
tante le sorprese che mi aspetto
da questa nuova fase della mia vita.
Attendo fiduciosa e serena che si realizzino!
Augurandovi tante ,tante nuove stagioni quantomai appaganti e felici, con il cuore vi saluto!
Alla prossima....Vale