sabato 3 dicembre 2016

Dulcis in fundo

"Abhya Mudra"ovvero "gesto di rassicurazione"


Bentrovati!

E...dulcis in fundo, in questo ultimo mese del 2016 eccovi un augurio ed un pensiero ...accompagnato da un gesto di rassicurazione (foto)...!


PER   NATALE   2016


L’usato vaniloquio saccarifero abituale :
ossia la ritrita poesiola per Natale
quest’anno proprio non vi propinerò
seguendo ciò che nel mio animo ho!

Questo è un periodo della Storia
in cui ,più che la gioia,
si segue senza fin la vana gloria.
Auguro fermamente a chi ha toccato il fondo
che trovi ora qui su questo vecchio Mondo
almeno la pietà . Invito ognuno alla speranza
in quanto ,nonostante tutto, la vita avanza
ed i silenzi , gli sguardi ,i gesti
sebbene non lieti o soddisfatti ma mesti
ci guidino a maggior introspezione .
Non è vero che per noi non c’è perdono:
questo del Natale è il messaggio ed il dono!
E’ necessario cercar un senso alle cose
come ad un imprevisto mazzo di rose
che ti consiglia di non celarti alla vita
ma segnala una via che ritenevi smarrita.
Occorre quindi affrontare il dolore
come la serenità che ci regala il Salvatore
perché è falso dire che tutto muore
grazie al suo immenso, salvifico Amore!



Sinceramente ed affettuosamente Buone Feste!

Alla prossima ...vale


martedì 1 novembre 2016

Mille volti amici

"Persone"  (gesso e legno)

Bentovati!
Fra pochi giorni è il mio compleanno .Diverrò più vecchia? Non mi inporta ,anzi, solo felice di aver accumulato ricordi ed emozioni in tutto questo periodo di tempo.
Grazie a questo blog .Ringrazio  soprattutto voi ,miei assidui lettori,ma anche chi mi legge solo saltuariamente.
Rovistando tra le mie carte ho trovato una  poesia che in questo momento mi rispecchia quasi totalmente. Eccola..



RISERVATO A     ( notte del 13 febbraio 2016)

Hardware e Software :
spirito e corpo: questo è l’essenziale!
Il mio gheriglio vivente
con l’attività sua certo non mente,
mentre nel labirinto mio intestinale
Minotauro è assente, meno male!

Mancata suora, mancata sposa,
vivace psiche che non riposa.
Seguace attenta di Don Giussani
e sul mio viso le tue dolci mani..
calde come l’infinito lavoretto
che ogni dì continuo all’uncinetto
per dar alla mia anima tepore
e ripararla da un ineluttabile dolore.

Fragile e preziosa
mi affido alla semplicità
perché  sempre è l’unica cosa
che, umilmente , anche in me regnerà!

Riservato a
chi mi odia.
chi mi ama,
ed a chi ignora la mia esistenza.



la foto che ho postato raffigura un retaggio dei miei 15 anni ,quando mi davo particolarmente alle dicipline artistiche visive. La modestissima "opera"ricorda espressamente la celebre "beffa di Modì"avvenuta a Livorno proprio negli anni in cui mi piaceva improvvisare ed azzardare nuove tecniche.  Questa piccola tavoletta di legno prende vita attraverso minuti gessetti incisi con la pazienza di un vero certosino!IL materiale (gesso) è volutamente "povero" e di facile reperibilità:lo possono trovare anche i bambini a scuola.Ho voluto così interpretare con semplicità giocosa la gente qualunque ,quella che troviamo per la strada, cioè  il nostro prossimo.
Ognuno è differente dagli altri ,infatti, ma tutti sono accomunati dalla caratteristica di possedere un volto individuale ed esclusivo!
...Come voi,carissimi amici miei che, benchè non abbia mai visto in viso,conserverò virtualmente , per sempre, nel mio cuore!

Alla prossima...vale!


sabato 1 ottobre 2016

Ascoltando ed aspettando

Alan Pauls durante la conferenza dell' 8 settembre


Bentrovati!

In questo periodo sto vivendo un istante di stallo :sto letteralmente "mungendo"il mondo circostante ed il mio intimo attraverso vari eventi interessanti. Per esempio, ho condiviso con i miei amici di sempre, una appagante giornata fitta d'impegni al festival della letteratura di Mantova. Rispetto a questa mia condizione d'attesa ed ascolto mi sono identificata con ciò che in una stimolante conferenza Alan Pauls ( nella foto) spiegava presentando il suo ultimo saggio"Il fattore Borges".Egli infatti, nella splendida location del Portico del cortile di Palazzo Ducale ,esprimeva la sua opinione sul DNA dello scrittore.
Occorre anche secondo lui come secondo il mio modesto parere ,spremere il più possibile non solo la propria mente me amche il resto dell'universo prima di comporre qualcosa.  Essenziale ,poi, ed indispensabile :la lettura!!! Qualsiasi scritto è benvenuto in quanto svolge sul fruitore una sorta di benefica ginnastica mentale davvero molto efficace.... insomma occorre indugiare nutrendosi di tutto l'edibile dal proprio cervello e da ciò che ci è accanto.  Rileggendo la poesia che segue ho ritrovato un altro momento in cui mi accadeva la stessa cosa e cercavo di spiegare ,forse cripticamente ma,senz'altro con distaccato umorismo, il mio modo di essere allora.

SENZA TITOLO MA CON IRONIA          7 marzo 2015

Io dico l’indicibile
con la mia voce flebile
che penso  sia indelebile
perché , sebbene labile ,
e quasi imperscrutabile
ma insostituibile ,
anche se discutibile ,
spero sia però comprensibile.

Lo scritto se risibile,
in quanto inaccessibile
vi sia più raggiungibile
di un immancabile,
Passo Carrabile!

Una poesia inesprimibile
o ,nondimeno, sondabile
va al di là dell’immaginabile
restando irripetibile
oppure,  (preferibile),
indimenticabile.

Inarrestabile
e spesso suscettibile
sono io irrimediabilmente simile
a chi , responsabile ,
vive tutto l’udibile ed il vivibile,
l’amabile e l’instabile
ossia tutto l’esprimibile 
dell’Uomo ,anche se a volte irredimibile,
il fantastico ,l’ immane Scibile.


Cari lettori ,grazie di esservi soffermati su questo post al confine sul territorio del mio pensiero e vi auguro di produrre presto feracemente ciò che avete in testa con una bella e feconda ispirazione!  ....oppure solo ascoltando ed aspettando ...
vedrete ...qualcosa arriverà!

Alla prossima...Vale!


sabato 3 settembre 2016

A Jesolo

...Coricata su di un lettino...


Bentrovati!
Quasi mi vergogno di trattare argomenti futili con poesie di entità minima dopo ciò che è avvenuto da poco anche in Italia . Ma occorre ,anzi , è necessario anche l'ottimismo oltre alla buona volontà.   Come potremmo altrimenti ricosruire le nostre case ed nostri animi macilenti dal lutto  se non partendo dalla condivisione? Essa si può  concretizzare anche nelle più banali vacanze come le mie trascorse in Veneto! Sorridiamo con fermezza e solidarietà d'animo  alla vita che continua comunque nel suo infinito percorso d'Amore!
Eccovi perciò una poesia che ho composto,appunto, sulla spiaggia di Jesolo.

SULLA SPIAGGIA  ( 24 agosto 2016)

Bronzee nudità
si contorcono come pitoni
compresi nella sola volontà
di sconfiggere il sole
con creme ad alta protezione.
Coricata su di un lettino,
un’ enorme aragosta gonfiabile
già  prema delle gioie di un bambino,
magicamente leggiera,
paziente , l’attende…
Eccoli i bimbi, liberi
in costumini succinti
 – ancora per poco-
ma più che mai succubi
da genitori ansiosi
che li incatenano al proprio ombrellone
tramite il solo loro affetto,
per timore di smarrirli
tra le sabbie cocenti.
Docce infinite ed accaldate
ad ogni ora permettono
anche se lieve , un benaccolto refrigerio.
Uomini e donne di ogni colore
si azzardano ad esporre
con la tipica noncurante superbia,
le proprie mercanzie
macinando km e km
di aduste battigie.
…Giornate furtive che spesso terminano
in corse riparatorie
alla ricerca di una rapida fuga
da agenti in borghese…
Di caffè in caffè,
da gelati ad alimenti
spesso calorici ma appaganti,
ci si rassegna
ad un’estate quasi conclusa…
Con compagni di scoperte,
attivi e battaglieri,
nell’anelante trambusto
di continui spostamenti fisici e psicologici
alla ricerca di solleoni amicali
o di serate piacevolmente chiare e rifocillanti,
vivo un periodo che fa crescere in me ancora
nonostante l’età,
soprattutto autostima e coraggio di essere viva…
con il rammarico di dover presto partire
e con il lieto desiderio
di poter presto ritornare.


A chi non abbia ancora goduto di uno stacco dal lavoro per vari problemi ,inconvenienti o semplicemente per scelta ,auguro di star bene sia nella mente che nel corpo preparandosi ad un autunno ,speriamo profondamente, senza altre brutte sorprese!
Grazie della lettura!

Alla prossima...Vale




sabato 6 agosto 2016

Speranza collettiva

"IL quarto stato" di Pelizza da Volpedo
Bentrovati!
Cari miei lettori,devo ammettere che da lungi non vivevo un luglio così catastrofico!      Quanto lutto ovunque su questo Pianeta!
N'è scaturita una poesia: un grido di strazio e patimento. Spero però alfine  che questo post vi  sia messaggero  di speranza per nulla  fievole  ma alquanto  viva .

SENZA  DUBBI  ( 22 luglio 2016)

Quale afflizione ,
quale dolore incupisce ,
sconfinatamene smisurato,
i nostri animi emaciati e macilenti!
Quale sozzo dileggio ,scherno ed irrisione
nei confronti della nostra abituale ,
ora quanto mai robusta, dignità
anche se qualche esecrabile
portatore di morte la vorrebbe rendere
debole e fioca
o persino totalmente azzerarla!
C’è infatti chi favoleggia follemente
un mondo “moderno”
il quale  altro non è
che la brutta copia
di un tempo oscuro
lasciato ormai da molto
alle nostre spalle!
Evidentemente crediamo
che il malefico virus
che esso portava
fosse  stato debellato
ma è sempre vivo e vigile
e dimora purtroppo in ognuno di noi
pronto a distruggere
tutto ciò che proprio noi stessi
abbiamo faticosamente costruito.

L’unica sicurezza in questo bieco periodo
è che siamo senza dubbi,
tranne uno:
“Come andrà a finire?”


Strigiamoci in un abbraccio di coraggio più che mai condiviso!

E... ricordate che la ricetta dell'Amore è ripetibile fino all'infinito!


Alla prossima...Vale



sabato 2 luglio 2016

Un profondo sentimento


"Amicizia tra le onde": Marlin e Dory


Bentrovati!

L'amicizia è il primo sentimento ,dopo l'amore per i genitori,che i piccoli di ogni creatura scoprono al di fuori della famiglia . Il primo aiuto per "colonizzare "il priprio piccolo mondo è infatti proprio quello che l'amicizia offre sinceramente e disinteressatamente . Nasce senza che lo chiediamo e può durare tutta la vita .La vera amicizia non cade mai nell'abitudine e si rinnova sempre. La collaborazione di un amico può risolvere i tuoi problemi meglio di tanti psicologi.Fondamentale è la selezione che si effettua tra amici perchè la conclusione di un 'amicizia ,se schietta e leale da parte tua, provoca un dolore molto diffecile da risanare .I bambini scoprono molto presto questa emozione così nelle fiabe o racconti per i più piccoli si raccontano storie d'amicizia...come in "Alla ricerca di Nemo". Questo cartoon, ad esempio,narra il viaggio di due compagni  di percorso : Marlin e Dory( nella foto) che alla fine diventano insepararabili amici.
Sia nell'Iliade tra Achille e Patroclo che nella storia più recente tra  Manzoni e Verdi ,l'amicizia ha compiuto miracoli tali da rimaner eterni! Spesso la genesi di un'amicizia può rivelarsi molto semplice:l'approfondimento di una simpatia,la  condivisione di un interesse o di un banco di scuola.
Devo dire che personalmente ho molti amici e dedico loro questa mia poesia senza rivolgermi ad alcuno in particolare e nessuno escluso!Tutti mi sono amici in modo differente ma tutti suscitano in me un profondo ,vero, sentimento!


AMICIZIA  ( 16 giugno 2016)

Che felicità
dà la  felicità!

I tuoi sorrisi
sfavillanti d’amicizia
donano a me vera letizia
e tra gli  altri visi
affettuosi di condivisione
ecco il tuo: … che amorevole emozione!

Grazie della gioia che dai ai miei giorni
e che ogni dì a sorridermi ritorni…

Il volto tuo gaio e familiare
certo non potrò mai dimenticare!



Grazie ,amici miei, siatemi sempre vicini ed insieme vivremo la felicità che solo un autentico sentimento può regalare!
E...soprattutto non disperiamo di fronte alle follie del Mondo!!!

Alla prossima...Vale!




giovedì 2 giugno 2016

Cosiderazioni stagionali

"Cretto" di Burri

Bentrovati!

Senza porre tempo in mezzo ecco una mia poesia che testè dedico a tutti gli amati lettori:


UNA NUOVA STAGIONE   (23 maggio 2016 )

Anche quest’anno si schiudono le piccole uova
degli avannotti ,che come i miei nuovi pensieri
sbadigliano ai primi tepori
sia che vivano in calmi specchi d’acqua
o in acquari di eleganti dimore.

Come un adolescente scopre con meraviglia e letizia
la prima peluria più accentuata,
così io noto per la prima volta
il mio “callo dello scrittore”.
E’ come aver superato
un rito di iniziazione
che mi renda in qualche modo
partecipe alla “congrega “dei letterati
e/o semplici compilatori.
Ridete pure di me, ma
forte di questa supposta (!) dignità acquisita,
ora più di sempre la mia amicale stima va ancora
a chi si dedica con passione
al gioco più sollazzante del Mondo:
ossia imbrattare la carta mediante
i moti della propria anima.

Non dimentico di ringraziare
per la salute sia spirituale che fisica
che il Creatore ,anche in questi giorni , mi assicura.
Importante credo però sia ribadire
la richiesta che l’effetto ,
il risultato delle mie preghiere
si rinnovi nel tempo
e continui a sorridermi ,
il benessere raggiunto!

In questa giornata di primavera
rammento con nostalgia
mio padre ,quando cominciò ad avvezzarmi
anche ai piaceri della tavola.
Il mio rimpianto si concreta
nella magica sensazione
dei primi morsi dati ad una focaccia genovese strepitosa!
Il scioglievole sapore del  sale in grani
e l’olio acre ma zuccherino allo stesso tempo,
mi assalì la prima volta sul lungomare di Arenzano
sprigionando innanzitutto un sublime aroma
mentre l’addentavo appena sfornata.
Aveva il profumo che lascia la grandine,
frequente in questi dì,
che al contrario della amata vivanda
si spera termini velocemente
come ci si augura passi presto un dolore.

Nei miei sogni condivido nuovamente
le visite con papà,
che soprattutto in questo periodo primaverile,
nelle chiese o in ogni luogo
si organizzasse un evento artistico
interessante o curioso ,promoveva uscite
che potessero stimolare ,coinvolgere o destar piacere
ad una giovane come me ,assetata di ogni Bellezza.
Ricordo in particolare
una mostra antologica di quel” sacerdote “
e pioniere della “nuova matericità”
che fu e resta Burri.
 L’esposizione si teneva
in un area dismessa enormemente vuota :
a ricolmare d’Arte questo immenso grigiore
erano appunto le opere
del mio autore contemporaneo preferito,
che ,con Fontana ,mi iniziò alla forza lirica dello spazio,
e quella della tangibile sostanza
consistente più che mai
da venir raffigurata con la più esplicita fisicità!

Tanti ricordi ma anche tanti desideri e speranze
mi si affacciano alla mente:
tante le sorprese che mi aspetto
da questa nuova fase della mia vita.
Attendo fiduciosa e serena che si realizzino!



Augurandovi tante ,tante nuove stagioni quantomai appaganti e felici, con il cuore vi saluto!

Alla prossima....Vale

domenica 1 maggio 2016

Eloqui a noi nascosti




stelle alpine
Bentrovati!

Quante volte mi sono immaginata durante le lunghe, indimenticabili ,splendide passeggiate per le Dolomiti con mio padre ,se ci fosse un qualche rapporto colloquiale o solo vegetativo tra le creature viventi e non viventi che avevamo la fortuna di avere ormai come amiche!  So solamente che mi mancano tanto! In questo piccolo racconto sbriglio la mia fantasia e l'affido a 2 singolari personaggi con cui voi tutti , spero almeno una volta ,avete avuto a che fare anche  solo di sfuggita  o nei discorsi di altri. Li induco ad interagire fra di loro: il risultato spero vi piaccia!


UN GIARDINO SPONTANEO    29 agosto 2015

In una radiosa mattina di mezz’estate a 2500 metri d’altezza su di una cresta sassosa ed erta del Col di Lana sulle splendide Dolomiti, un frammento di roccia vulcanica non si sa per quale sorte o destino ,si staccò dalla parete e rotolò fino a giungere accanto  ad una stella alpina e con voce roca l’apostrofò salutandola .  Lo scorbutico piccolo fiore subito scortesemente le rispose. “ Da dove vieni così in modo inopinato ed improvviso?Mi hai spaventato! Hai visto ? Mi hai scompigliato la corolla!”
La pietra con la sua voce fioca e profonda la informò di essersi staccata per caso dal dirupo soprastante per essere ruzzolata fin lì. Le disse anche con entusiasmo di essere felice di essere giunta in un microclima fiorito nonostante l’altitudine.
Il fiorellino ,minuto  ma vanaglorioso, le disse: “Fra i fiori alpestri la mia progenie era quasi scomparsa. Oggi invece grazie alle cure degli agricoltori ,sto ritornando a diffondermi sulle nostre care montagne . L’attenzione degli uomini nei miei confronti è dovuta anche agli estratti che sono utilizzati in cosmesi per le loro proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti! Perciò, oltre ad essere l’inflorescenza più ambita di queste alture, sono anche un “bio “ cosmetico! Vedi come  sono morbida e soffice nei miei petali carezzevoli e lanosi! Tu invece sei così sciatto ,rigido e glabro!” 
“ Sarò come tu dici ovvero annoso , decrepito e per nulla elegante ma ho un passato prestigioso.
Tu non ci crederai ma 200 milioni di anni fa ero contenuto in questo antico  vulcano, ora inattivo e mimetizzato dalle ricolte verzure, da cui provengo sottoforma di lava incandescente ed ho contribuito attivamente a formare il nostro amato  Altopiano! Oltretutto nei primi anni del 900 ho vissuto e sono stato testimone di battaglie cruente tra i bellicosi e incoscienti uomini. che si massacravano senza pietà.  Certi siti , prima sconosciuti, sono stati addirittura ribattezzati dai soldati e divennero simbolo di patimento ed orrore. Vedi? Sotto quella cengia a 300 metri dalla cima c’è un luogo che viene chiamato “Vallone del sangue “ o “Vallone della morte “! Solo nel primo anno di guerra si contarono almeno 8000 vittime di cui 6400 erano italiani . Li ricordo ancora con infinita tristezza e tenerezza mentre si legavano stracci attorno agli scarponi per evitare il minimo rumore in modo di sorprendere il nemico.  Ma , quale “nemico” se tutti prima o poi dovevano finire sia  da una parte che dall’altra sotto la lama della stessa Falce? La cosa che però mi fa più rabbia è che ora il turismo sfrutta la “Grande Guerra”che viene ricordata e commemorata in una sorta di reality-show organizzato in questi posti straordinari dove si svolsero le battaglie dolomitiche.
Per esempio sfilate rievocative con statue di materiale sintetico che rappresentano i militi della nostra cara Italia mentre si preparavano al conflitto… Sono state ricostruite ferrate attrezzate di fresco con i gradini di ferro al posto delle meschine scalette di legno che usavano gli Alpini…
Nell’oscurità dei cunicoli scavati ,là,davanti alla Tofana di Rozes vengono professionalmente rievocati in particolare i movimenti bellici…”Ma ora la roccia s’interruppe in quanto scorse tra i capolini gialli del fiorellino che lo stava seriamente e con curiosità ad ascoltare , una stilla trasparente.
Non era una goccia di rugiada ma una vera e propria lacrima.. La stella alpina si era resa conto della sua ignoranza e superficialità , e ,colta  nel vivo, scoppiò in un pianto dirotto. La roccia prese ancora la parola consolandola.  “Piccolo fiore , non ti sconfortare. Tra tutti , tranne forse il superbo giglio martagone ,sei tu il più ambito ricordo da portare con sé dopo le escursioni. ..
Anche gli amici Alpini ti amavano ed amano tuttora particolarmente . Mai,anche adesso,possono tralasciare di abbellire i loro copricapo con il tuo capolino.
E ..sono quasi del tutto sicuro che gli Austriaci ed i Ladini  di questi ameni luoghi , abbiano preso ispirazione dalla tua carnea e delicata corolla per realizzare un capo invernale quanto mai prezioso: il Loden !”
Con un bonario sorriso ed una simpatica risata la discussione terminò e con lei il breve ma profondo battibecco .
L’altezzosa stella  ,sempre boriosa , divenne improvvisamente semplice e  modesta ma soprattutto  riconoscente al suo nuovo amabile e saggio  amico per i ricordi ed i pensieri che per lei  aveva espresso in modo così cordiale .
Con lui trascorse lunghe giornate alpine,con il sole o con la pioggia ,con la neve  o con il vento, in un paesaggio meraviglioso , rasserenate dalla sua  buona compagnia.



Auguro umilmente a nome di noi uomini con sincero desiderio che giardini spontanei come questo nascano e si conservino davvero a lungo nel tempo .Infatti il problema dei ghiacciai sulle nostre Alpi sta diventando impressionante e quanto mai pericoloso a causa dell’ inadeguato uso che facciamo delle acque e dei tagli boschivi.         Con questa postilla  saluto i nostri due personaggi, nell’attesa di far loro al più presto visita per poter godere così della serenità, gioia per gli occhi e simpatia di cui la Natura sempre generosamente ci fa dono .


Alla prossima...Vale



sabato 2 aprile 2016

"Aprile , dolce dormire " n° 2

Van Gogh . Camera da letto 1888 olio su tela


Bentrovati!

Chi di voi, cari lettori, si è mai sorpreso a contemplare misteriosi messaggi giunti dalle profondità della notte?  A me sì, è capitato!  Anzi, spesso mi ritrovo sul mio giacilio ad osservare i chiarori  della strada farsi luminescenti barbagli illuminando con spicchi di luce il soffitto della mia stanza.Certe sere con piacere ,certe altre meno. Tutto sommato ho un ottimo rapporto sia con il tempo del riposo sia con quello della giornata che lo segue. In una recente poesia ho espresso questo concetto in versi.
Ve la regalo.

PERSIANE  ( 1 febbraio 2016)

Scrostate schegge
di ineluttabile
terra di Siena
mi accolgono destandomi.
Nella quotidiana veglia
puntualmente le scordo
malgrado lo scorso notturno,
febbrile incanto,
quando, con vesti di luce,
come parte di un echeggiante tesoro,
lampeggianti ombre,
fanno di sé possibili
e quanto mai alte ,vaghe missive.
Il mattino
succede al nero,solingo buio,
mutatosi in penoso sentimento
con diurne nuove speranze.
Come plagio ,il sudato giorno
si ripete ,dall’alba alla sera,
vissuto ed immaginato:
un altro dì mai cancellato.
Splende la vita
e, con superbo piacere,
rinnovo le fatiche
di noi Esistenti,
e, sconfitta è l’illusa Morte.

Danzo il Sirtaki della mia esistenza
a tutti sorella.



A proposito... è una composizione che ( per combinazione)  ho scritto di notte!
Spero l'abbiate apprezzata e vi ci siate ,anche se poco, riconosciuti!

Alla prossima....vale



sabato 5 marzo 2016

...pioggerellina di marzo...

Via di Parigi, tempo di pioggia     1877 olio su tela 




Bentrovati!

Carissimi,  mi avvalgo delle celebri parole di A.S.Novaro e dell' immagine impressionista di Gustave Caillebotte per introdurre questo post, questa volta   particolarmente modesto.  Vi dedico una mia  poesia scritta da poco.

PIOGGIA   ( 27 febbraio 2016)

Il lieto nitore  del temporale
da tempo atteso
ora scende con un alcunché
di maligno e facondo,
limpido e perverso.
Gioca con i sentimenti
miei e di voi tutti
intimo e stranito,
ilare e maestoso a tratti.
Seguita i quieti pensieri
del fine settimana
e precede i progetti
del giorno novello,
quando persino i miraggi
appaiono realizzabili
e così pure i ,più umili, desideri.
Desideri umidi
di lacrime contrite
o chiare speranze
di sorrisi coincisi ,
che, breviloquenti,
rivelano davvero
una silenziosa e placida
voglia di vivere…!
Come sempre ,
mentre piove,
dell’uomo , al riparo
nelle sue attuali, nuove , caverne,
fiorisce l’animo
che prevede fiduciosi mutamenti.

Grazie alla pioggia,
benché sonnecchianti,
i sogni son più vicini!



Riconoscente per l'attenzione,ai miei lettori da ogni provenienza ,residenza o lingua madre, siano casuali, saltuari o abituali,auguro che le proprie  attese si concretizzino al più presto con gli  abbracci miei più sinceri!
Alla prossima...Vale





sabato 6 febbraio 2016

Non basta una maschera!


Bentrovati!

Cos'è indossare una maschera se non per nascondersi ,per sembrare migliore o più semplicemente diverso? Ma c'è chi anche non solo a Carnevale  si "traveste" e ogni giorno  ama celare i propri sentimenti e la propria personalità.        C'è invece chi non si può permettere questo lusso...Parlo dei derelitti d'ogni guerra,naufraghi della vita ,che con loro si è rivelata maligna e che anche e soprattutto a Carnevale mostra il suo volto perfido che una maschera non basta ad occultare. Essi stessi abbandonati, vittime della Sorte che vediamo per le strade e le vie  del Mondo,come possono festeggiare una gioia non loro? In ogni tempo, non solo in questo periodo siamo davvero solamente delle maschere l'uno per l'altro! Cerchiamo di svelarci almeno tra di noi ,ad essere veri ,autentici ,su questa Terra in cui la maschera seriamente non  basta!

Vi dedico un "pensiero rap" che scrissi l'anno scorso ma che anche ora sento quanto mai attuale:



CARNEVALE  rap (8 febbraio 2015 )


La danza di cariatidi  che guardano lontano
che mimano ,che tremano e tendono la mano…

Il vivere è soffrire ma non ti mancheranno
quei manichini semplici che a te non fanno danno.

Son sempre animi artistici che volan col pensiero ,
oppure si addormentano ,sprofondano nel nero.

Esistono gli amici ma non esagerare
a dare confidenza a chi non può pagare…

Tu guardali una volta ma non dimenticare
chè sono solo maschere di questo Carnevale!



Non dimentico però quanti ci mettono la faccia ( locuzione ormai consueta) ,senza maschera, ma con l'impegno nel sociale ,nel volontariato , nelle missioni o solamente in una eroica  quotidianetà! Ci sono veramente preziosi e li ringrazio  anche da parte di voi tutti!


Alla prossima ...Vale


venerdì 1 gennaio 2016

Fuochi d'artificio



Bentrovati!
Cari amici che leggete il  post di questo primo mese del 2016, ,quest' anno le fiamme sfolgoranti di riconoscenza al Creatore scoppiettanti nella mia anima, non sono per nulla artificiali! Ho vissuto davvero una spaventosa nottata di Natale con mamma in preda ad un'emorragia e gli zii ,che ancora ringrazio, al Pronto-Soccorso ! Affido imiei sentimenti alla poesia che segue..

UN NATALE DA “PAURA”!    (27 dicembre 2015)

Sgomento,
mi avevi chiamato per nome
procurandomi un sussulto
che invitava ad ascoltarti.
Una viva apprensione
così, ha fatto trasalire
la sede delle mie più profonde emozioni!
Pericolo!
Occorreva sangue freddo
in quella notte di Natale ,
e fu così che misi in atto ,
con tutto il mio piccolo coraggio,
una reazione di contrattacco
contro il destino.
Esso mi si parava dinnanzi,
con la sua odiosa semi-ovvietà
facendo balenare senza pietà
davanti agli increduli, attoniti occhi
del mio spaurito cuore,
la fine sospettata quanto inattesa
della mia insostituibile ,amatissima madre!
Ma la sorte, prima avversa,
ci premiò con una irrefutabile rivincita .
Una breve visita,
qualche indispensabile esame,
le prime cure,
ed ecco…me la riconsegnarono
sana e salva
in un liberatorio abbraccio.
Il prodigio del Natale
aveva partorito
in quel modo ,proprio per noi,
una indicibile , nuova,
immensa gioia!
Un autentico sollievo,
rende oggi un po’ più salda
tranquilla e fiduciosa
un esistenza palesatasi
ancora una volta,
di per sé , quanto mai,
preziosa ma fragile!

Speranza, ti prego,
ne ho la più smisurata esigenza…
vieni a dimorare
nell’intimo del mio animo ,
per sempre!
E… Signore…
di nuovo,
infinite grazie!




Grazie anche a voi della attenzione e...festeggiate questo nuovo periodo con ottimismo ed entusiasmo senza soffermarvi troppo sui problemi che  vi affliggono ...Vedrete che la vostra esistenza  prima o poi vi sorriderà!

Alla prossima...vale!